Percorsi di Musicoterapia

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Percorsi di Musicoterapia Attiva

I nostri incontri di musicoterapia possono essere individuali e di gruppo, in ambito preventivo e riabilitativo.

Definizione e finalità generali

Secondo la definizione della Federazione Mondiale di Musicoterapia (WFMT): La musicoterapia è l'uso della musica e degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo di tipo preventivo, riabilitativo o terapeutico, atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra - interpersonale e, quindi, possa migliorare la qualità della sua vita. Le finalità insite nell'utilizzo della musica con intento terapeutico sono molteplici e prendono in considerazione la persona nella sua globalità. L’elemento sonoro – musicale nel processo musicoterapico, ha il ruolo fondamentale di mediatore relazionale in grado di favorire contesti di scambio e interazione reciproca, e di facilitare processi di integrazione e armonizzazione dell’individuo sul piano psico-fisico, soprattutto in situazioni in cui l’uso del canale di comunicazione verbale è assente o inefficace.

Obiettivi specifici

- incrementare l’attenzione nei confronti di azioni semplici ma finalizzate ad una interazione strutturata e condivisa (join attention); - favorire l’uso di una emissione sonora vocale finalizzata alla relazione; - favorire l'espressione e la regolazione emozionale; - attivare e sviluppare le capacità cognitive di base: attenzione, concentrazione, percezione, memoria, osservazione, seriazione, classificazione; - aprire canali di comunicazione; - prendere coscienza del proprio corpo; - controllare lo spazio, l’attenzione, il sé ed il corpo; - utilizzare gesti e rituali della comunicazione; - incrementare autostima ed autoefficacia.

Metodologie

Il lavoro, individuale o in gruppo, si svolgerà con cadenza settimanale. Le sedute avranno la durata di circa 45 minuti in caso di seduta individuale e di 60 minuti in gruppo e si svolgeranno all’interno di un setting strutturato attraverso: - improvvisazioni sonoro- musicali attraverso strumentario Orff - ascolto guidato di sequenze ritmico - musicali; - gioco psico – fisico - materiale di uso comune - elementi psicomotori.

Strumenti

- strumentario Orff, strumenti musicali convenzionali e non; - supporto audiovisivo (televisore, stereo, cinepresa) - risme di varie dimensioni, stoffe, colori, matite, materiale da riciclo.

Destinatari del progetto

Un percorso individuale, almeno in fase iniziale, è consigliato per bambini/ragazzi con difficoltà nelle varie aree dello sviluppo (cognitiva – emotiva - comunicativa – relazionale – di apprendimento). Il primo incontro – colloquio con la dott.ssa è gratuito ed ha l’obiettivo di raccogliere informazioni e individuare il percorso più adeguato.

Perchè suonare il basso elettrico?

Il basso sta nel cuore della musica, permette di dare profondità agli altri strumenti e alla voce.

La difficoltà maggiore nell’apprendimento della tecnica per suonare il basso è stare dietro al ritmo imposto dal brano, diversamente dal ruolo della chitarra, che è quello di costruire la melodia. Non avrai bisogno di imparare la scala maggiore, la scala pentatonica, gli accordi di base, gli accordi barrati e tutte le altre scale per chitarra.

Un bassista si concentra sul ritmo. Certo, quando diciamo che è più facile, è tutto relativo. Infatti, se non hai alcun senso del ritmo, lo puoi imparare, ma dovrai lavorare molto di più e il rischio è che il basso ti possa sembrare uno strumento complicato.

Al contrario, potresti riuscire a suonare un ritmo, anche male, in due o tre giorni, quando per suonare degli accordi di un brano con chitarra avresti bisogno di molto più tempo. E, per non trascurare nulla, il basso è più facile da suonare anche rispetto alla batteria. Non hai bisogno di dividere il tuo cervello in due per acquisire una certa indipendenza tra un braccio e l’altro e tra le braccia e le gambe.

Con il basso, suonerai solo con la mano sinistra e con la mano destra.

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